venerdì 24 maggio 2013

BiBi e la voce verde

"BiBi era triste. La sua famiglia si era appena trasferita dalla vecchia, meravigliosa casa in cui BiBi aveva sempre abitato, in una casa strana, nuova e sconosciuta. Nessuno aveva pensato che a BiBi sarebbe mancata la vecchia casa, con tutti i suoi nascondigli, angoli e cantucci, il piccolo giardino e soprattutto il generoso albero di gelso che la lasciava sedere alla sua ombra, regalandole succosi frutti e ascoltando i suoi segreti". Con queste parole inizia "BiBi e la voce verde", prima favola dell’iraniana Azar Nafisi, ben più nota per il suo "Leggere Lolita a Teheran".


Povera piccola BiBi, come se non fosse già abbastanza difficile sopportare l’arrivo di un fratellino, che irrompe indelicatamente in quello che prima era il suo beato e indiscusso regno, strappandole l’esclusività dell’amore dei genitori, questo minuscolo intruso si arroga anche il diritto di portarla via dai suoi nascondigli, dal suo albero, dai suoi luoghi familiari, da tutto ciò che costituiva la sua rassicurante tana. [...]


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